In viaggio con ID
27 Settembre 2022
Prove su strada
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In viaggio con ID

Viaggiare su lunghe percorrenze con l’elettrico è possibile: vi raccontiamo la nostra esperienza con le ID di Eschini Auto.

Che l’era dell’elettrico sia iniziata è ormai chiaro per tutti. Al di là di chi ha scelto con una certa convinzione un’auto elettrica per la propria mobilità, ci sono ancora molti potenziali clienti frenati da vari aspetti delle Electric Car, uno dei quali riguarda la possibilità e la modalità di affrontare un lungo viaggio: l’autonomia e la necessità di ricaricare la batteria rappresentano realmente un ostacolo e un motivo di preoccupazione?

Al volante delle nostre ID Eschini Auto (due ID.3, una ID.4 e una potente ID.4 GTX) abbiamo condotto un piccolo test e ci siamo messi nei panni di un utente in partenza per le vacanze o per lavoro: vediamo come è andata. 

Nell’infotaiment delle nostre ID è sufficiente impostare la destinazione finale e ci affidiamo completamente all’intelligenza artificiale del sistema che, in base al tragitto impostato, all'autonomia prevista e alle condizioni di viaggio “in tempo reale”, pianifica per noi la sosta alla colonnina più veloce sul tragitto, restituendoci anche le tempistiche di ricarica.

Grazie ai servizi WeConnect ID e WeCharge di Volkswagen, i punti di carica sparsi in tutta Europa vengono costantemente aggiornati e proposti negli itinerari creati.  Il sistema di navigazione, infatti, propone automaticamente la sosta nel miglior punto di ricarica che si trova sul tragitto per ottimizzare la durata del viaggio. E’ possibile scegliere tra varie opzioni di navigazione, selezionando la velocità di ricarica minima della colonnina, il fornitore di energia, se le colonnine devono essere sulla rete autostradale o meno, ecc…

Dopo diversi km a velocità autostradale in tutta comodità, nel silenzio e nel comfort della guida elettrica, come pianificato dal sistema di navigazione ci fermiamo presso l’area di Servizio programmata dove ci aspettano colonnine Ionity da 350 kw/h. Le nostre Volkswagen ID, che segnano percentuali residue tra il 10 e il 20%,dopo aver collegato il cavo trifase delle colonnine cominciano a ricaricarsi velocemente a 100 kw/h. 

Grazie ai servizi We Charge è possibile far partire la ricarica (con addebito fine mese) tramite card, direttamente dalla APP dello SmartPhone e, con l’ultimo aggiornamento software 3.0 delle ID, con le colonnine più recenti ed aggiornate come queste Ionity semplicemente collegando il cavo alla vettura, in quanto in grado di essere riconosciuta automaticamente dal sistema: veramente una bella comodità!

In tempo reale possiamo anche capire quanto dobbiamo sostare per arrivare alla percentuale di ricarica impostata: scegliamo di farlo fino all’80 % della capacità massima della batteria, percentuale consigliata per ottimizzare il rapporto tra velocità di ricarica e autonomia, che significa un tempo di attesa inferiore ai 30 minuti  in cui ci possiamo concederci una pausa e uno spuntino. 

 Arrivati alla soglia prestabilita con tutte e 4 le nostre ID, le colonnine si interrompono rispettandole tempistiche previste: stacchiamo la presa e non ci resta che saltare a bordo nuovamente, pronti per proseguire il nostro viaggio.

Un nuovo modo di viaggiare

Tiriamo le somme di questo nostro test: viaggiare in elettrico richiede una migliore programmazione rispetto al termico, in quanto siamo condizionati dalla presenza o meno di punti di ricarica sul tragitto impostato e dalla loro velocità. Tuttavia, grazie alla crescente diffusione di colonnine “fast” dotate di una velocità di ricarica alta, le soste diventano sempre più brevi e anche una lunga percorrenza per un’auto elettrica non è così difficile da affrontare. 

Con tappe da 250/300 km e una mezz’ora per ricaricare (e ricaricarsi), possiamo dire che affrontare lunghi viaggi con una vettura elettrica non è poi tanto diverso da farlo con una vettura termica: e con l’elettrico si viaggia comodamente, silenziosamente e in tutta sicurezza, ma soprattutto si fa una scelta consapevole verso quel cambiamento in chiave Green che è già parte del nostro quotidiano e richiede solo un po’ di adattamento.

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